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Spiagge del Gargano svendute, concessioni demaniali a 400 euro

Le spiagge del Gargano svendute: le concessioni demaniali hanno canoni medi di 2500 euro l'anno ma c'è anche chi paga meno di 400 euro. 

In attesa di capire se e come il governo Meloni si metterà in regola sia con le direttive europee che con le sentenze del Consiglio di Stato, i canoni spesso ridicoli pagati dai concessionari per gli stabilimenti balneari mostrano concretamente quale regalo sia fatto dall’Italia.

Un enorme spreco, che vede le spiagge del Belpaese svendute a prezzi indegni. Da quando nel 2006 la Commissione europea approvò la direttiva Bolkestein, al governo italiano è richiesto di liberalizzare le concessioni pubbliche, cioè i beni di proprietà statale come le spiagge, attraverso gare con regole equilibrate e pubblicità internazionale.

I governi che si sono succeduti negli ultimi anni non hanno mai applicato questa direttiva. Di proroga in proroga, gli stabilimenti hanno quindi continuato a pagare canoni di affitto molto ridotti. In aggiunta, due gestori su tre, stando alla segnalazione dell’Agenzia delle Entrate, non dichiarano il dovuto dei propri incassi.

Secondo gli ultimi dati della Corte dei Conti, nel 2020 lo Stato ha incassato 92 milioni e 566mila euro per 12.166 concessioni “ad uso turistico” a fronte di un giro d’affari difficile da stimare con precisione, ma che negli ultimi anni è stato quantificato in 15 miliardi di euro all’anno dalla società di consulenza Nomisma.

La Corte dei Conti spiega il problema assai chiaramente: gli stabilimenti balneari pagano le concessioni troppo poco rispetto ai propri guadagni. Una situazione invariata da decenni con canoni bassi e rinnovi automatici delle concessioni. Ammontano in media a 2.500 euro l’anno i canoni demaniali pagati dai concessionari balneari in Puglia.

I dati, resi disponibili dal Ministero delle infrastrutture e relativi al 2021, parlano chiaro: nel Tacco d’Italia, una delle primissime destinazioni del Paese per il segmento mare (nel 2022 oltre 4,2 milioni di arrivi, il numero di turisti, e 15,7 milioni di presenze, le notti le notti trascorse nella ricettività regionale),

i canoni degli stabilimenti balneari sono quasi tutti concentrati nella fascia che vai dai 1.000 ai 5.000 euro. Il Gargano riflette il dato medio del resto della regione, con poche eccezioni relative a canoni superiori ai 5mila o ai 10mila euro ma ci sono anche numerosi superfortunati che pagano meno di 1.000 euro l’anno.

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